venerdì 13 luglio 2012

Dalla selezione naturale alla cattiveria.


« La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate "selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto". Le variazioni che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti, come si può osservare in certe specie polimorfe, o infine, si fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell'organismo e da quella delle condizioni » - Charles Darwin.
Ma capite la situazione? Anni e anni di evoluzione e io quando vado in giro per strada sono costretta ad avere a che fare con sempre più teste di cazzo. E allora c'ho pensato. Vuoi vedere che tutti questi idioti sostituiranno del tutto noi poveri cristi obbligati a sopportarli? Magari ci sarà un mondo in cui i libri verranno usati solo per pareggiare le gambe del tavolo, si crederà che davvero le canne fan meno male delle Marlboro e che il Vaticano ci salverà tutti. Che poi, fermi tutti. Siete già così. 
E vi credete pure normali.
Come chi sta lì ti guarda e semplicemente ti giudica. Perché vai in giro con i jeans strappati, perché veramente non è che te ne freghi molto di vivere come fanno loro. Come puoi vivere a testa in giù?
Nasci e muori. Nasci e muori. Nasci e muori. Non vivi nemmeno per sbaglio.

Ho questo problema di saltare da un argomento all'altro come un grillo in giro per un giardino. Che poi i grilli sono di un fastidio allucinante.
Beh, comunque, sarebbe un disastro. Dico, sarebbe un disastro se il mondo diventasse così. Intendo più così


Ma, ad ogni modo, siamo in trappola nella nostra stessa natura. Perché puoi fare tutto quello che vuoi per dimostrare il contrario ma non si cambia la verità: siamo tutti cattivi. Marci dentro. Senza nessuna diavolo di anima. Siamo questo, un impasto di carne e un'ingrediente a scelta: rabbia, ipocrisia, malinconia... C'è chi sceglie di non mostrare quello che è davvero. Gli altri sono i pazzi. O gli strani. I disadattati. I poveracci. Talvolta sono tutte queste cose insieme e beati loro.

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